Vacche in fiera. E io lì ad applaudire. Che non dovrei nemmeno.

I suoi ricci distraggono; le sue dita colorate li maneggiano abilmente, ravvivano appendici morte e tutti osservano il miracolo.
Pantaloni a pois gialli palpitano su tacchi a spillo fuori moda e tutti lì, ad applaudire le vacche in fiera con tanto di cocktail alla mano.
Me compresa, che non dovrei nemmeno.
Farei qualsiasi cosa purché sconveniente…
A cent’anni sarò una vecchia molto sola e ispirata.

“Tutti lì ad applaudire le vacche in fiera”. Raccolta poetica di Alessandra Piccolo.
C’è perfino il booktrailer:

https://www.youtube.com/watch?v=eYWCIjSk1Fc


Alessandra nasce il 3 marzo 1984 a Milano, giorno di Carnevale e anno bisestile. Sin da bambina mostra una spiccata propensione per le arti, inventando e scrivendo storie o creando improbabili fumetti dove la grafica lascia molto a desiderare. Ha da subito un cattivo rapporto con tutte le figure autoritarie, con le regole e la disciplina, con l’orientamento, la matematica, gli spigoli, il sole e le api.
Dal 2012 al 2015 fa parte di Carrascosa Project, collettivo di scrittori, e con il racconto lungo “EsseriUmani” ha partecipato al libro collettivo “Latinamerica”, del 2013. Nel 2015 l’avventura continua con Ilbestiario.org. Collabora anche con molte riviste letterarie indipendenti. Finalista lombarda del premio letterario nazionale “La Giara” nel 2013, con il romanzo inedito “Lacrimante cielo”. Frequenta la scuola di recitazione TeatriPossibili, è soggetta a forti sbalzi d’umore. Ha un cane, lavora per vivere, da grande suonerà la batteria.
Ha scritto, scrive, scriverà sempre.

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