Un libro – “Mater terribilis”, di Valerio Evangelisti

Cahors (Francia), 1362. L’Inquisitore generale del Regno d’Aragona deve investigare sulla morte di due suoi confratelli; si troverà a combattere enormi sciami di cervi volanti che paiono governati da una mente, anomalie temporali, torbide figure di frati deformi. Soprattutto, la sua lotta sarà contro un’eresia che identifica lo Spirito Santo come figura femminile, o la Madre come quarta figura di una Trinità incompleta.
Sempre Francia, prima metà del ‘400. La guerra dei Cento Anni ha Giovanna d’Arco tra i suoi grandi protagonisti, e c’è una lotta sia francese che inglese contro di lei perché condottiera donna.
Europa centrale, XXI secolo. Guerra fra forze europee e coalizione di mercenari: entrambe le armate sono composte da mutanti ricostruiti in laboratorio, privi di volontà propria e manipolati da allucinazioni elettroniche.

Cosa lega queste tre storie che compongono “Mater terribilis”, di Valerio Evangelisti?
L’Inquisitore generale d’Aragona. Si chiama Nicolas Eymerich, dominicano catalano. Duro, crudele, coltissimo e intelligentissimo individuatore di magia perversa, eresia, nemici della Chiesa cattolica apostolica romana in ogni dove. Fa confessare chi e come vuole. Individua legami che neanche il presunto colpevole sapeva di conoscere. Traccia trame insospettabili e individua guerre sotterranee come nessuno. Condanna, persone e intere città, al sangue e al fuoco. I fili razionali del tomismo e dell’aristotelismo istoriano il suo mondo intellettuale in modo inflessibile e senza che il mondo reale ne possa uscire indenne. Ha familiarità con il represso tormento interiore per i suoi metodi, ma soprattutto con l’attrazione per il dolore – altrui, perlopiù – come per penitenza e austerità. Teme il sentimento, l’arrendevolezza, il contatto fisico. Ha in grande e morboso sospetto tutte le donne.
Eymerich vive nel suo tempo, ma l’influsso dei suoi pensieri e dei suoi metodi travalica i secoli, deformano esistenze, provocano guerre. La mente e la sua rappresentazione – il suo reale ordine divino – sono superiori alla realtà comune. Elementi di pensiero tragico, titanico, violento che viaggiano frattalmente nel tempo. L’eresia è in agguato nel tempo… come non può esserlo il suo maggiore nemico, l’Inquisitore?

La trama, anzi le tre trame, sono d’acciaio, decisamente conseguenti e sempre molto tese e imprevedibili. Thrilling puro. Romanzo gotico con dinamica da fantascienza. Elettroshock narrativo ad alta tensione, come è scritto in copertina. Una scrittura che è un’arma da taglio: non si smette un momento di seguire vicende vertiginose e personaggi atroci. Ma soprattutto non si smette un momento di sentire su di sé gli occhi di ghiaccio di Eymerich, avvertire il suo disprezzo, sperare di non essere beccato neanche un giorno nella vita da un personaggio del genere. Ipotesi invece possibile, perché – se un tempo erano la Chiesa e l’Inquisizione a detenere indagine, accusa, sangue e punizione – gli Stati e le polizie di oggi, i poteri economici e le mafie non sono certo da meno.

Ma Eymerich va ancora più a fondo, non basta esiliarcelo razionalmente nel mondo di certa politica. Eymerich sei tu, sono io, è la violenza che talvolta ci sentiamo dentro, l’odio per le diversità, il risentimento per ciò che non abbiamo e il capro espiatorio che facilmente ci troviamo. La rabbia sottile, l’aggressione strategica, la pulsione di morte, l’attrazione per il dolore inflitti e l’espiazione comminata. La vendetta. La simpatia per il demonio. Non ci si sente del tutto tranquilli neanche con se stessi, a leggere “Mater terribilis”…

Valerio Evangelisti ha scritto dieci romanzi più un racconto dove il protagonista – il Dominus – è l’Inquisitore generale d’Aragona. Perché parliamo di “Mater terribilis” (che non è il primo della serie) come pietra miliare e come ottimo consiglio per conoscere questo autore, se ancora non lo avete frequentato?
Perché in tutto il ciclo la questione, il conflitto centrale è fra l’uomo Eymerich e la donna, il valore dell’emozione e della sessualità inviso all’Inquisizione e da controllare senza sconti, la vita della singola persona contro la dottrina che deve averne sopravvento. Contro una teologia a guida femminile che avrebbe potuto cambiare la storia.
Sei pronto per Nicolas Eymerich?

Valerio Evangelisti, “Mater terribilis”, Mondadori 2003.

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