Diciamo che, in prima battuta, scrivo per mettere ordine fra le tante cose, suggestioni, ricordi e ricordacci, attrazioni che mi riempiono la mente.
In seconda battuta, per avere un’identità, almeno una e almeno davanti a me stesso.
In terza, perché ho tuttora la presunzione di avere qualcosa di originale da dire e in uno stile non uguale ad altri.
In quarta, per far conoscere cose o eventi di cui nessuno o quasi sa.
In quinta, per adempiere la profezia di genitori, parenti e insegnanti, che mi insegue da quando avevo cinque anni e che recitava: non è capace di far niente di pratico, riesce bene solo se scrive.
Infine, per vendere libri, intascare soldi, essere intervistato, avere folle alle presentazioni, divenire un personaggio e una fonte di invidia e vanagloria.
Caro Luciano, oserei dire che non è certamente poco, quanto esprimi in tutta sincerità. In effetti, sincerità, lealtà e chiarezza sono doti che ti appartengono e, quando un editore parla in questi termini, è difficile non avere seguaci e ammiratori. Ti auguro di mantenerti sempre così e di coltivare negli anni presenti e futuri, questa tua grande passione, oltre che ottenere successi per professionalità e competenza.
Un caro saluto e… ad maiora!
Susanna
Grazie, cara Susanna!
La sincerità credo sia fondamentale, anche per essere davvero scrittori.
Scusami il ritardo della risposta, ma ho ripreso da poco a occuparmi seriamente del mio blog, cosa che fino a poco tempo fa faticavo a fare.
E a scrivere con continuità.
La cosa che in fondo mi piace di più.
Ciao!