Cartografie narrative – I° edizione

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Le date: i giovedì 20 e 27 ottobre, 10 e 17 novembre 2022.
Orario: 18,30-20,30.

Sviluppo: 8 ore su 4 incontri di due ore ciascuno.

Costo iscrizione: 159,00 euro.

Sede: via Skype da Milano.

Iscrizioni e info: corsi@edizionidelgattaccio.it / 347-0589212

Scrivere di luoghi, lasciarsi scrivere dai luoghi.
Un corso per sguardi curiosi e collaterali.

I luoghi sono potenti. In narrativa, possono fare la differenza tra una storia indimenticabile e una che non arriva a colpirci, così come nella vita possono fare la differenza tra un soggiorno piacevole e una permanenza asfissiante. In ogni caso, il nostro rapporto con un luogo non è mai neutro ed è sempre una questione di narrazione. Ogni volta che pensiamo, vediamo, viviamo, parliamo di un luogo, lo stiamo già raccontando in un certo modo, ci stiamo mettendo in relazione con esso.

Il luogo modifica la narrazione quanto la narrazione modifica il luogo. Soprattutto, modifica noi, perché vi siamo dentro. E allora, come entrano i luoghi nella scrittura? E viceversa, come la scrittura costruisce i luoghi? E quale posto possiamo prendere noi in questa rete di relazioni, simmetrie, amicizie, ostilità?

Luoghi: maneggiare con cura.

Questo corso (non) sarà un tour guidato, né un manuale di corretta descrizione, ma un esercizio di spiazzamento per tappe, un lavoro immersivo sul campo. Cosa significa?

Sceglieremo alcuni luoghi della letteratura, ma anche del nostro quotidiano, e ci lasceremo sollecitare sia da quelli che ci sembrano punti nevralgici e di passaggio, sia da quelli che vediamo ogni giorno e forse diamo per scontati: i luoghi comuni.

Ragioneremo innanzitutto sulle caratteristiche, sui colori, sulle sfumature, sulle sonorità che per abitudine attribuiamo a questi luoghi, o che per varie ragioni ci aspettiamo abbiano.

Includeremo nella lista le nostre aspettative, le censure, i pregiudizi impliciti e i luoghi comuni (soggettivi e collettivi) che inevitabilmente affioreranno nel percorso.

Cercheremo quei luoghi (o i loro possibili analoghi funzionali) nei testi letterari e nella realtà e ne assaggeremo il potenziale narrativo. Verificheremo se corrispondono alle aspettative o se invece le eccedono e in quali direzioni.

Quei luoghi sono davvero come ce li eravamo raccontati (o lasciati raccontare) magari per anni? Sono davvero muti e poco interessanti? Dicono ancora la stessa storia, o invece, se li guardiamo da un angolo nuovo, di immersione individuale, ci rivelano racconti impensati?

E noi, in quanto soggetti osservanti-narranti-viventi, come modifichiamo quella narrazione? Come tutto questo processo influenza il nostro sguardo osservante-narrante?

Proveremo a viverli e osservarli da una prospettiva di attenzione privilegiata, scegliendoci un angolo originale, centrifugo, soggettivo e senza pre-concetti da cui osservarli, per scoprirne le voci e l’identità complessa, le linee sotterranee, le mappe e i percorsi che li connettono gli uni agli altri e li collegano a noi come vie dei canti.

In poche parole, abiteremo i luoghi comuni per poi aggirarli e costruire un discorso inter-soggettivo radicale che ci permetta di scriverne in maniera autentica, senza falsificare la scrittura, né scadere in luoghi comuni o frasi preconcette. A partire da qui, tracceremo le nostre personali, soggettive, inaspettate cartografie della narrazione e le metteremo su pagina perché diventino luoghi comuni, inneschi di senso condivisi.

Tematiche
– Che cos’è un luogo comune? Come ci relazioniamo al luogo che osserviamo-narriamo? Ragionamenti condivisi di messa a fuoco e a tema.
– Luoghi che viviamo/luoghi che leggiamo: relazioni (im)possibili.
– Creare mondi autentici: coerenza e spiazzamento, simbologie e corrispondenze. Spunti per costruire un luogo narrativo preciso e ben definito. L’importanza dei dettagli per arrivare al cuore di chi legge.
– Sguardo soggettivo, immaginario collettivo e frammenti prospettici: come rendere condiviso un angolo di osservazione personale.
– Aspettative vs realtà: dal luogo comune al luogo.
– Immergersi nei luoghi comuni: riconoscere i pregiudizi impliciti e cambiare strategia.
– Descrivere un mondo: realismo, impressionismo, espressionismo e altre tecniche utili.
– Lasciarsi sorprendere: Milano e i suoi luoghi / Milano e i suoi non-luoghi.

Obbiettivi:
– Riconoscere la potenzialità narrativa dei luoghi di tutti i giorni, anche quelli che diamo per scontati e ci sembrano banali.
– Scoprire nuovi sguardi e nuovi modi per raccontare un luogo.
– Scoprire nuovi sguardi e nuovi modi per raccontare se stesse e se stessi dentro un luogo.
– Scoprire nuove sfumature di sé in relazione ai luoghi.
– Scoprire come rendere letterario (significativo per tutti) un luogo importante per noi.
– Sviluppare una propria strategia di scrittura (stile, elementi, temi).
– Mettere le basi per un proprio progetto di storia.

Didattica
– Lavoro di osservazione sul campo.
– Lezione teorica e narrazione.
– Compiti a casa.
– Confronto in aula sui testi e le riflessioni raccolte dai partecipanti.
– Lettura critica di testi dei partecipanti a fine corso.

L'ideatrice e docente

Valentina Di Cataldo

È nata a Milano nel 1986. Ha scritto due romanzi, semifinalisti al Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza (edizioni I e III) e diversi racconti, pubblicati su varie riviste letterarie, tra cui Colla, Linus, Inutile, VerdeRivista, Crack, Bomarscé, Malgrado le Mosche, il Loggione Letterario, Spore, L’Irrequieto.
Laureata in filosofia teoretica, diplomata al liceo classico, insegna pratiche filosofiche e Scrittura creativa ad adulti e adolescenti, in contesti scolastici e non.
Per diversi anni ha lavorato alla direzione artistica e organizzativa dei Cortili inVersi, festival di poesia, narrazioni, musica, teatro e arti performative nelle periferie di Milano. È ideatrice e conduttrice del format Philosophy Slam®.
Al momento, sta lavorando al prossimo romanzo e collabora con alcune realtà culturali con workshop e laboratori di scrittura.   (foto Andrea Pizzalis)